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Che male c'è se il mio bimbo si ciuccia il dito?

Cominciamo innanzitutto, rinfrescando la memoria sul tema dei vizi orali (Ricordi? Ne avevo parlato in questo articolo): i vizi orali (oral habits), sono alterazioni comportamentali a livello della sfera stomatognatica, che possono determinare o contribuire a una modificazione sia a livello funzionale che morfologico (L. Levrini - Deglutologia, Omega Edizioni - 2011).

Tali comportamenti generano infatti in abitudini e che, se persistono, degenerano in veri e propri 'vizi'.

Se il meccanismo di suzione, tipico delle prime fasi di sviluppo alimentare del bambino permane oltre un termine fisiologico configurandosi come un'abitudine non finalizzata ad alimentarsi, va infatti a costituire un fattore ambientale in grado di determinare alterazioni delle ossa mascellari, delle arcate dentali e della crescita mandibolare.


Inoltre, abbiamo visto parlando dell'utilizzo prolungato di ciuccio e biberon, che l'abuso di vizi orali può quindi avere effetti negativi su tutte le funzioni orali e sulle strutture dentali e ossee.


La suzione del dito ha una serie di conseguenze negative sullo sviluppo cranio-dentale del bambino: in modo particolare, la superficie del dito che spinge sul palato favorisce la formazione di un palato ogivale, e provoca un malposizionamento dei denti che sfocia in overjet e openbite (Per approfondire il significato di questi termini, e il concetto di malocclusione, ti invito a leggere questo articolo).


La bocca è però una cornice strutturale costituita da un complesso sistema di muscoli e ossa che sono in costante equilibrio fra di loro, in cui inseriscono delle funzioni fondamentali come il respirare, il masticare, il deglutire, il parlare.

Questi muscoli, ed in modo particolare la lingua, esercitano delle forze costanti, in grado di modificare l'assetto osseo. Pertanto una lingua che non attua gli schemi motori corretti ha delle conseguenze sull'occlusione dentale e sullo sviluppo scheletrico del viso.

Diventa chiaro quindi come la forma, cioè la struttura, e la funzione, ovvero tutto ciò che si svolge all'interno del cavo orale, vanno di pari passo, influenzandosi reciprocamente.


La presenza di un ingombro all'interno del cavo orale costringerà la lingua a posizionarsi non in modo fisiologico, predisponendo così alla formazione di malocclusioni.

Inoltre, limitando le possibilità di movimento della lingua e quindi della mandibola, sarà difficile per il bimbo sperimentare la produzione di suoni nuovi, determinando conseguenze sullo sviluppo del linguaggio e favorendo la produzione di distorsioni articolatorie. Inoltre non dimentichiamo tali limitazioni possono anche rallentare la maturazione dei movimenti masticatori e possono favorire l'instaurarsi di una respirazione orale (ricordi? ne avevamo parlato negli scorsi articoli!).


Ti invito a guardare questo video, per comprendere meglio anche visivamente che cosa accade nella bocca del bambino che si succhia il dito.


Cosa dicono i diversi studi scientifici in merito alla suzione del dito?


Secondo questo studio scientifico "Sucking habits in childhood and the effects on primary dentition: findings on the Avon Longitudinal Study of Pregnancy and Childhood", la prevalenza di questa abitudine di succhiare il dito è stabile tra i 4 e i 7 anni: infatti secondo un ulteriore studio "Non-nutritive sucking behaviors in preschool children: a longitudinale study", il numero dei bimbi che succhia il dito ad 1 anno è solitamente molto elevato, ma si va riducendo passando dal 31% al 12% ai 4 anni, invece è stato visto che la percentuale di bimbi che succhia il dito a 4 anni resta stabile fino ai 7 anni, andando a dimostrare come la suzione del dito costituisca il vizio orale che si protrae di più nel tempo.


Questo ulteriore studio "Effects of current and former pacifier use on the dentition of 24- to 59-month-old children", evidenzia come la suzione del pollice rappresenta il vizio orale più dannoso per le dentizione.

Inoltre, è stato visto anche in questo studio "Effects of non-nutritive sucking habits on occlusal characteristics in the mixed dentition" che a differenza del ciuccio, che viene utilizzato dal 40% dei bambini a 12 mesi, per arrivare all'1% a 5 anni, la suzione del dito

è il vizio orale indubbiamente più duraturo.



Perchè questo vizio orale è così impattante?


Sicuramente, perché a differenza di altri vizi orali, che sono legati alla presenza o assenza di un determinato ausilio, come il ciuccio o il biberon, le dita sono sempre a disposizione del bambino e questo ci fa capire quanto sia importante che il bambino abbia consapevolezza e che decida lui stesso di abbandonare o meno la suzione.

Ricordiamo che la suzione del dito non è nemmeno una pratica salutare e igienica, in quanto immette nel cavo orale un numero elevato di germi e batteri.

Nel tempo questa abitudine ha effetti negativi sullo sviluppo di una corretta deglutizione e sulle altre funzioni orali come l'articolazione dei suoni del linguaggio, sullo sviluppo cranio-dentale ma alla lunga anche sull'autostima.

L'effetto finale dipenderà da quante dita il bambino è abituato a succhiare, quanta pressione ci mette nel farlo, da quanto dura questa abitudine e con quale frequenza e per quanto tempo la mette in atto.


Come posso fare se il mio bambino si ciuccia il dito?


La prima cosa utile da fare è quella di creare consapevolezza.

Come dicevamo le dita sono sempre a disposizione del bambino, e pertanto la decisione di smettere l'abitudine di suzione è necessariamente sua.

E' importante avere molta pazienza e trattare questa abitudine come un comportamento, che richiederà del tempo e soprattutto la presa di coscienza del bambino per potersi modificare.

E' utile creare delle situazioni che possano indurre il bimbo ad interrogarsi sul perchè attua questo comportamento per poterlo condurre a prendere una decisione, quella di smettere.


Il consiglio principale è però quello di farsi aiutare e supportare da un professionista in questo percorso: un logopedista potrà aiutarti a trovare le strategie giuste e ipotizzare un piano di intervento.

Inoltre questa abitudine potrebbe aver già causato degli effetti negativi sulle funzioni orali e sulla muscolatura orofacciale: compito del logopedista sarà quello di, una volta rimossa l'abitudine, riequilibrare la muscolatura e ripristinare le corrette funzioni.

Suggerisco inoltre di considerare una valutazione ortodontica effettuata da un pedodonzista, che possa dare indicazioni ed eventualmente intervenire se sono già presenti alterazioni dentali o occlusali.


Non aspettiamo se vediamo che questa abitudine è frequente e permane nel tempo! Intervenire precocemente consente di limitare i danni e favorire uno sviluppo il più possibile armonico di struttura e funzione!


P.s.: consiglio la lettura di questo articolo di UPPA, che riassume un po' tutti i concetti visti insieme finora: https://www.uppa.it/psicologia/dito-ciuccio-o/





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