Uso del ciuccio: pro e contro
Aggiornamento: 25 feb 2020
Al lattante la suzione e lo stare a contatto con la mamma trasmettono pace e serenità.
Per il bambino quindi succhiare il ciuccio dà una sensazione di serenità simile a quella dell'allattamento, ma è bene tenere a mente che questo tipo di suzione non nutritiva non sostituisce il bisogno di contatto con la mamma del bimbo, e costituisce perlopiù un surrogato.

Il ciuccio è quindi un mezzo per alleviare il bisogno di contatto e conforto del bimbo, e può essere di aiuto ai genitori, pur non costituendo una reale necessità.
Dare o meno il ciuccio è in ogni caso una scelta personale, che non va giudicata né in un senso né nell'altro.
Ricordiamo infatti che...
nel bambino da 0 a 18 mesi, ovvero nella prima fase dello sviluppo psicosessuale infantile, la cosiddetta "fase orale" la suzione è la modalità di entrare in contatto con il mondo e lo strumento per alimentarsi ma anche per confortarsi e calmarsi.
La suzione del ciuccio e altre abitudini simili hanno quindi una valenza conoscitiva ma anche emotiva, che viene portata avanti anche nelle fasi successive di sviluppo psico-emotivo: secondo Winnicott il ciuccio costituisce un vero e proprio oggetto transizionale, e acquistando un valore emotivo aiuta il bimbo a tollerare il distacco dalla mamma.
Analizziamo adesso i principali pro e contro dell'utilizzo del ciuccio!
VANTAGGI:
L'utilizzo del ciuccio può essere utile entro certi tempi perché:
predispone il bambino a rilassarsi e tranquillizzarsi e ad addormentarsi più facilmente;
consola il bambino, nei casi di eventi per lui traumatici, quasi come se fosse vicino alla mamma;
se un bimbo chiede costantemente di essere allattato, il ciuccio consente di soddisfarlo temporaneamente;
allevia la sensazione di dolore per le variazioni di pressione in aereo;
aiuta a previene la SIDS, ovvero la Sindrome della Morte in Culla: l'utilizzo del ciuccio sembra aiuti il bambino a svegliarsi in caso di apnea, anche se in verità è la suzione a fare questo effetto, specialmente la suzione al seno, perché, permettendo al bambino di assumere prolattina e un minor quantitativo di proteine, favorisce un sonno più leggero e frequenti risvegli.
SVANTAGGI:
La bocca è una cornice strutturale costituita da un complesso sistema di muscoli e ossa che sono in costante equilibrio fra di loro, in cui inseriscono delle funzioni fondamentali come il respirare, il masticare, il deglutire, il parlare.
Questi muscoli, ed in modo particolare la lingua, esercitano delle forze costanti, in grado di modificare l'assetto osseo. Pertanto una lingua che non attua gli schemi motori corretti ha delle conseguenze sull'occlusione dentale e sullo sviluppo scheletrico del viso.
Diventa chiaro quindi come la forma, cioè la struttura, e la funzione, ovvero tutto ciò che si svolge all'interno del cavo orale, vanno di pari passo, influenzandosi reciprocamente.
La presenza costante del ciuccio, ma in generale l'abuso di vizi orali può quindi avere effetti negativi su tutte le funzioni orali e sulle strutture dentali e ossee.
Mentre con l'allattamento al seno i muscoli della bocca e del viso lavorano in modo equilibrato ed armonico, questo non accade invece con il ciuccio.
Non dimentichiamo il fatto che un oggetto come il ciuccio è un ingombro all'interno della bocca: la sua presenza infatti costringerà la lingua a posizionarsi sul pavimento bella bocca, quindi con una "postura" bassa, e si inserirà tra le arcate dentali predisponendo alla formazione di malocclusioni.
Inoltre, limitando le possibilità di movimento della lingua e quindi della mandibola, sarà difficile per il bimbo sperimentare la produzione di suoni nuovi, determinando conseguenze sullo sviluppo del linguaggio e favorendo la produzione di distorsioni articolatorie.
Ma non solo: l'utilizzo prolungato del ciuccio può anche rallentare la maturazione dei movimenti masticatori, così come una postura linguale bassa può favorire l'instaurarsi di una respirazione orale (ricordi? ne avevamo parlato negli scorsi articoli!).
Sapevi che l'utilizzo prolungato del ciuccio aumenta di 2,5 volte la probabilità di sviluppare una malocclusione? (Nobile, Carmelo GA, et al. "Prevalence and factors related to malocclusion and orthodontic treatment need in children and adolescents in Italy." The European Journal of Public Health 17.6 (2007): 637-641).
Ricapitolando l'utilizzo protratto del ciuccio può condurre a:
postura linguale scorretta;
malocclusioni dentali e alterazioni dello sviluppo del palato e delle ossa craniche;
schema deglutitorio e masticatorio disfunzionali;
alterazioni dell'articolazione verbale o addirittura ritardi nello sviluppo linguistico;
aumentato rischio di infezioni all'orecchio medio.
Vanno però tenuti presente alcuni fattori, che vanno considerati per determinare l'impatto dell'utilizzo prolungato del ciuccio.
Quali fattori determinano gli effetti dell'uso prolungato del ciuccio?
quante volte al giorno viene utilizzato;
ogni volta che viene utilizzato, per quanto tempo viene mantenuto;
per quanti anni è stato utilizzato;
la predisposizione individuale, ovvero l'eventuale presenza di segnali di rischio per lo sviluppo di vizi orali.
Pertanto, il ciuccio, in un bambino che lo utilizza per pochi minuti alla sera avrà sicuramente
un impatto diverso rispetto a quando viene utilizzato per ore e ore tutti i giorni per un certo numero di mesi o anni.
Se decidi di proporre il ciuccio al tuo bambino, cerca di orientare la tua scelta tenendo conto di quanto segue.
Quali caratteristiche dovrebbe avere il ciuccio?
dimensione ridotta: non è detto che se il bambino cresce allora debba crescere anche il ciuccio. Infatti, il ciuccio resta piccolo ma la bocca cresce, il bambino farà più fatica e quindi diminuirà il piacere orale;
forma: è meglio sceglierlo più malleabile e deformabile possibile alla palpazione;
altezza del collo: le evidenze scientifiche indicano che il minor impatto sulle strutture ossee della bocca è dato dai ciucci a collo stretto;
materiale: per ragioni igieniche è preferibile sceglierlo di silicone (più facile da sterilizzare tramite bollitura, sterilizzazioni a freddo o con il vapore).
Fino a quando va usato il ciuccio?
E’ opportuno iniziare a dissuadere dall’utilizzo a partire dai 2 anni e toglierlo ai 3 anni.
Dopo i 3 anni il ciuccio va tolto, perchè altrimenti si mantiene lo schema deglutitorio di un lattante e non si riesce a portare avanti l’evoluzione ad uno schema deglutitorio maturo.
L'età ideale per eliminare il ciuccio è quindi quella dei 24 mesi, ma prima lo si elimina e meglio è!
Infatti, più si porta avanti questo vizio, più aumenta il rischio di conseguenze a livello di maturazione delle funzioni orali e di sviluppo dento-scheletrico e più aumenta l'impatto di tali conseguenze.
Più si ritarda con l'abbandono del ciuccio e degli altri vizi orali (nel mio precedente articolo spiego cosa sono!) maggiore sarà la necessità di investire tempo ed energie (ma si parla anche di investimenti economici in realtà!) per tamponare le conseguenze di questo utilizzo prolungato!
A volte si tende a rimandare il momento in cui eliminare questa abitudine per paura o perché effettivamente c'è poca consapevolezza degli effetti sul proprio bambino dell'uso prolungato del ciuccio.
Ma ricordiamoci che il palato e le arcate dentali dei più piccoli sono molto più modificabili e modellabili a due o tre anni di età rispetto a quando il bambino ne ha sei, sette, otto, dieci anni, in cui ormai le strutture si sono consolidate e non sono più passibili di modifiche se non con interventi esterni (come quello del dentista!).
Cosa posso fare per dissuadere dall'utilizzo del ciuccio?
Riflettiamo su quale sia per il bimbo il bisogno primario da soddisfare in quel momento.
Cerchiamo quindi di tenere il ciuccio come ultima risorsa, evitando che si sviluppi una vera e propria relazione di dipendenza.
Ricordiamo sempre che è importante favorire nel tuo bimbo lo sviluppo più armonioso e fisiologico possibile delle funzioni orali!
Facciamo attenzione però: se il ciuccio è stato utilizzato per un lungo periodo e con grande frequenza, toglierlo da un giorno all'altro può non essere la soluzione più indicata per favorire il corretto sviluppo craniofacciale e il ripristino delle funzionalità orali.
E' bene quindi rivolgersi ad un professionista che si occupi di funzioni orali: oltre al pediatra e al pedodonzista, il logopedista ti può aiutare nell'inquadrare il vizio orale legato all'uso prolungato del ciuccio e nell'intervenire sul riequilibrio della muscolatura della bocca e del viso facilitando il fisiologico sviluppo delle funzioni deglutitorie, masticatorie, respiratorie e articolatorie.
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